Il Comandante Supremo NATO in Europa: “La NATO deve innovare come fanno gli ucraini”

CONDORALEXCONDORALEXInternazionali4 mesi fa128 Visualizzazioni

Da quando la Russia ha invaso l’Ucraina nel 2022, le forze armate ucraine hanno costantemente innovato per reperire le tecnologie e le attrezzature necessarie alle operazioni difensive. Un approccio che la NATO dovrebbe studiare e, possibilmente, fare proprio. È quanto ha dichiarato il generale dell’Aeronautica Alexus G. Grynkewich, Comandante Supremo NATO in Europa (SACEUR), intervenendo al simposio LANDEURO 2025 a Wiesbaden, in Germania.

“Chiunque abbia studiato l’arte della guerra sa che non c’è nulla come le operazioni di combattimento per stimolare l’innovazione: quando la tua vita dipende da ciò che fai, sei costretto a cambiare”, ha detto Grynkewich durante il suo intervento di fronte a un pubblico di leader militari della NATO e rappresentanti dell’industria della difesa.

Innovazione nell’era digitale

Secondo Grynkewich, la guerra in Ucraina ha mostrato per la prima volta come il bisogno di innovare sul campo si traduca in un’epoca digitale caratterizzata da capacità senza pilota e tecnologie di produzione additiva, come la stampa 3D.

“Una delle lezioni che ho tratto dall’Ucraina è che dobbiamo capire quali meccanismi possiamo costruire all’interno delle nostre forze armate per consentire lo stesso ritmo di innovazione che gli ucraini hanno dimostrato con tanto successo”, ha spiegato.

Un aspetto che ha colpito particolarmente il comandante è stata la capacità delle brigate ucraine di collaborare con partner industriali, realizzando innovazioni non in anni, ma in pochi giorni.

Un nuovo rapporto con l’industria

Parlando sia ai leader militari che all’industria della difesa, Grynkewich ha sottolineato che la NATO è ora alla ricerca di tecnologie innovative. Ha invitato le aziende del settore a fare la propria parte e i decisori militari a semplificare i processi di acquisizione per consentire all’industria di soddisfare rapidamente le esigenze dell’Alleanza.

“Abbiamo una lista della spesa. Questa lista nasce dai nostri piani, e possiamo dire all’industria esattamente di cosa abbiamo bisogno”, ha dichiarato il generale. “Per tutti i leader presenti, credo sia nostro compito pretendere dall’industria una consegna rapida e, allo stesso tempo, assumerci la responsabilità di fornirle gli strumenti per farlo attraverso processi di acquisizione più efficienti.”

L’urgenza è chiara: “Abbiamo bisogno di capacità reali e le vogliamo il prima possibile. Non possiamo permetterci di aspettare. Le promesse per il futuro non bastano più; le nuove tecnologie devono iniziare a essere integrate negli eserciti, nelle forze aeree e nelle marine dell’Alleanza il più presto possibile.”

Attivare l’industria della difesa su entrambe le sponde dell’Atlantico

Per raggiungere questo obiettivo, Grynkewich ha affermato che l’industria della difesa, sia in Nord America che in Europa, deve intensificare i propri sforzi e operare come un’unica base industriale integrata.

“In questa fase, la base industriale della difesa su entrambe le sponde dell’Atlantico deve attivarsi completamente”, ha ribadito. “Non si tratta di scegliere se investire in un’area o in un’altra; è necessario costruire una base industriale senza soluzione di continuità in grado di fornire capacità e quantità all’Alleanza.”

Un investimento senza precedenti

Secondo Grynkewich, la NATO ora dispone delle risorse necessarie per sostenere questa trasformazione. Lo scorso mese, infatti, gli alleati hanno concordato di destinare il 5% del loro prodotto interno lordo (PIL) alla difesa, un risultato che il generale ha definito un “traguardo storico”.

“Questo dimostra la volontà collettiva dell’Alleanza, con ogni singolo Paese che sostiene i requisiti militari e si impegna a portare queste capacità sul campo”, ha concluso.

Con questa visione, la NATO si prepara ad affrontare le sfide future non solo con più risorse, ma con una nuova mentalità orientata all’innovazione continua, prendendo spunto da un’Ucraina che, sotto la pressione della guerra, è riuscita a trasformare la propria difesa in un laboratorio di creatività tecnologica.

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Al secolo Alessandro Generotti, C.le magg. Paracadutista in congedo. Brevetto Paracadutista Militare nº 192806. 186º RGT Par. Folgore/5º BTG. Par. El Alamein/XIII Cp. Par. Condor. Fondatore e amministratore del sito web BRIGATAFOLGORE.NET e DIFESANEWS.COM. Blogger e informatico di professione

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