Forza, Tecnica e Comando: Concluso il Corso Pattugliatore Scelto del 205° “Fierezza”

Si è recentemente concluso presso la Scuola di Fanteria dell’Esercito Italiano il Corso di “Pattugliatore Scelto”, uno dei momenti formativi più selettivi e significativi per gli Allievi Ufficiali del 205° Corso “Fierezza” dell’Accademia Militare di Modena. L’evento, svoltosi nei giorni scorsi, ha visto la partecipazione di alte autorità militari: il Generale di Corpo d’Armata Carlo Lamanna, Comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, il Generale di Divisione Stefano Messina, Comandante dell’Accademia Militare, e il Generale di Brigata Eugenio Dessì, Comandante della Scuola di Fanteria.

Con questo traguardo si è sancito il completamento di un percorso addestrativo particolarmente intenso, che ha unito preparazione tecnico-tattica, resistenza fisica e prontezza decisionale. Il corso rappresenta una delle tappe più sfidanti nel cammino verso la nomina a Ufficiale, ed è aperto esclusivamente ai frequentatori che superano una rigorosa selezione iniziale. I 161 Allievi partecipanti – uomini e donne dell’Esercito e dell’Arma dei Carabinieri – si sono confrontati con uno dei test più severi e formativi del loro intero iter accademico.

La prima fase, condotta presso l’Accademia Militare di Modena, ha previsto un test di cultura tecnico-professionale sui procedimenti delle pattuglie da combattimento e prove fisiche ad alta intensità, tra cui resistenza, agilità e forza muscolare, indispensabili per affrontare le successive attività nella cosiddetta “palestra di ardimento”.

Addestramento Avanzato e Scenari Operativi Reali

La fase attiva del corso, della durata di cinque settimane, si è svolta presso la Scuola di Fanteria, e ha avuto il suo culmine in due esercitazioni operative continuative: “Orsa Minore”, di 24 ore, e “Orsa Maggiore”, articolata su quattro giorni tra le aree boschive e collinari di Tolfa e Monteromano, in provincia di Viterbo. In entrambi i casi, gli Allievi sono stati suddivisi in partiti contrapposti, ricreando un contesto di combattimento realistico e dinamico.

L’addestramento ha mirato a consolidare le competenze tecniche e tattiche relative alla condotta di pattuglie da combattimento, accrescendo parallelamente la preparazione psicofisica e attitudinale. Le attività affrontate hanno incluso la scalata di una parete alpina, l’attraversamento di un ponte “himalayano”, la discesa in corda doppia da una torre alta 18 metri, oltre a esercitazioni di orientamento topografico e gestione logistica del proprio zaino e dell’equipaggiamento.

Questi esercizi, pur richiedendo sforzi notevoli dal punto di vista fisico, sono stati progettati anche per sviluppare la capacità degli Allievi di mantenere lucidità e comando in ambienti complessi e sotto stress. In particolare, l’approccio didattico ha puntato sulla simulazione di scenari operativi ad alta intensità, offrendo ai partecipanti una preparazione realistica e completa.

L’Eredità del Corso e il Futuro della Leadership Militare

Durante la cerimonia conclusiva, il Generale Lamanna ha sottolineato come il brevetto da “Pattugliatore Scelto” rappresenti non solo un riconoscimento formale, ma anche un simbolo di maturazione personale e professionale. Rivolgendosi agli Allievi, ha evidenziato l’importanza di questa esperienza nella formazione di un Comandante:

«Un giorno, quando sarete chiamati a guidare donne e uomini in contesti operativi, questa esperienza vi tornerà alla mente. Sarà una bussola nei momenti decisivi, una fonte di ispirazione nei momenti difficili.»

Il significato di questo corso va quindi ben oltre il valore tecnico. Rappresenta un momento identitario, un passaggio chiave che imprime negli Allievi la consapevolezza del ruolo che andranno a ricoprire: essere leader, in grado di decidere, guidare e affrontare l’incertezza con equilibrio e determinazione.

Nel quadro della formazione militare moderna, dove la complessità degli scenari operativi richiede una preparazione sempre più multidimensionale, il Corso di Pattugliatore Scelto si conferma come un elemento centrale nella costruzione della leadership militare italiana. Il 205° Corso “Fierezza” lascia così un’impronta importante, confermando l’eccellenza dell’Accademia Militare e delle Scuole di Specializzazione dell’Esercito.