PARIGI – Serata ad alta tensione in Bretagna. Ieri, alle 19:30, cinque droni non identificati hanno sorvolato la base navale dell’Île Longue, in Bretagna, cuore della deterrenza nucleare francese. A confermarlo sono state le autorità militari, che hanno reso noto l’attivazione immediata dei protocolli di sicurezza.
Secondo quanto riferito dalle autorità francesi, i militari incaricati della protezione del sito hanno reagito aprendo il fuoco e effettuando tiri antidrone per interrompere il sorvolo e mettere in sicurezza l’area.
L’episodio viene trattato come una grave intrusione in uno spazio aereo rigorosamente interdetto.
La struttura di Île Longue ospita i quattro sottomarini lanciamissili balistici nucleari francesi Le Triomphant, Le Téméraire, Le Vigilant e Le Terrible, e garantisce il supporto e la manutenzione alle unità che costituiscono l’asse portante della forza di deterrenza nazionale.
Nell’ambito della postura strategica francese, almeno un sottomarino è costantemente in mare, pronto a reagire in caso di crisi grave.
Proprio per questo, la base è protetta da un articolato dispositivo di sicurezza: oltre 120 gendarmi marittimi operano a stretto contatto con le unità di protezione della Marina, in un ambiente ad accesso rigidamente controllato.
Le autorità hanno aperto una inchiesta per chiarire chi ci sia dietro il sorvolo, da dove siano partiti i droni e quali siano state le loro effettive traiettorie. Non è stato reso noto se tutti i velivoli siano stati abbattuti né se, oltre al fuoco diretto, siano stati impiegati sistemi di guerra elettronica o altre contromisure.
La ministra della Difesa Catherine Vautrin ha confermato l’intercettazione del sorvolo, pur senza entrare nei dettagli tecnici sui sistemi impiegati.
“Qualsiasi sorvolo di un sito militare è vietato nel nostro Paese”, ha dichiarato, aggiungendo: “Voglio rendere omaggio all’intercettazione effettuata dal nostro personale militare presso la base di Île Longue”.
Le autorità marittime regionali hanno sottolineato che durante l’intero svolgimento dell’evento le infrastrutture critiche non sono mai state compromesse e che il dispositivo di sicurezza ha operato nel rispetto delle procedure previste per siti di tale sensibilità.
La procura militare di Rennes aprirà formalmente un’indagine, con l’obiettivo di ricostruire l’esatta dinamica del sorvolo, la provenienza dei droni, le loro capacità tecniche e l’eventuale regia dietro l’azione.
Il Ministero della Difesa non ha per ora attribuito l’episodio a nessun attore specifico, né ha fornito ulteriori dettagli sulle misure operative adottate, invocando i vincoli di riservatezza che circondano il programma di deterrenza nucleare.
Il sorvolo della base di Île Longue si inserisce in una serie crescente di episodi che vedono droni avvicinarsi a basi militari, aeroporti e infrastrutture critiche in diversi Paesi europei.
In molti casi gli apparecchi sono piccoli, a basso costo, difficili da individuare e da attribuire con certezza.
Analisti e apparati di sicurezza leggono questi segnali come parte di una più ampia strategia di guerra ibrida, in cui strumenti apparentemente “minori” vengono utilizzati per testare i tempi di reazione, mappare le difese, raccogliere immagini e creare un clima di pressione costante.
L’episodio mette ancora una volta in evidenza la complessità della minaccia droni per le forze armate moderne. Piattaforme di piccole dimensioni, facilmente reperibili sul mercato civile, possono diventare vettori di spionaggio, disturbo o, in casi estremi, di attacco.
Per la Francia, e per l’intero fronte europeo, la protezione dei siti nucleari e delle infrastrutture strategiche richiede un rafforzamento continuo dei sistemi di sorveglianza, identificazione e neutralizzazione dedicati ai droni.
Dalla Bretagna arriva un segnale chiaro: la sicurezza delle basi chiave non può più fare affidamento soltanto su recinzioni, radar tradizionali e pattuglie armate, ma deve integrare in modo strutturale una difesa antidrone multilivello, all’altezza di un campo di battaglia che ormai si estende anche nei cieli a bassa quota.

Il sottomarino nucleare “Le Vigilant” presso la base militare di Île Longue, vicino Brest – Copyright AP Photo
Fonte: https://www.euronews.com/2025/12/05/french-soldiers-open-fire-on-drones-over-nuclear-submarine-base
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