Vicenza, maxi operazione dei Carabinieri contro la Mafia Nigeriana

Un’importante operazione quella condotta dai Carabinieri di Vicenza, che ha permesso di disarticolare un’organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti e ritenuta dagli inquirenti riconducibile alla cosiddetta Mafia Nigeriana, attiva nella distribuzione della droga nelle principali piazze di spaccio del Veneto. Un risultato frutto di un’indagine complessa, durata quasi due anni, che conferma l’impegno costante delle Istituzioni nella lotta al narcotraffico e nella tutela della sicurezza dei cittadini.

I Carabinieri di Vicenza hanno svolto una maxioperazione su tutto il territorio nazionale contro un’organizzazione criminale che gli investigatori collegano alla Mafia Nigeriana, costituita da persone di nazionalità nigeriana regolarmente presenti in Italia. Gli oltre 300 militari impiegati hanno eseguito 20 ordinanze di custodia cautelare in carcere e decine di perquisizioni domiciliari, colpendo in modo significativo la rete logistica e operativa del gruppo.

L’indagine, iniziata nel 2023 e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Venezia, è stata condotta attraverso pedinamenti, intercettazioni, riscontri sul territorio e un’intensa collaborazione tra diversi reparti dell’Arma. Delle 20 misure cautelari in carcere emesse, 18 sono state eseguite nelle scorse ore, mentre due persone risultano ancora irreperibili.

IL TRAFFICO DI DROGA DALL’OLANDA ALLE PIAZZE DI SPACCIO

Secondo quanto emerso dall’inchiesta, l’organizzazione importava ingenti quantitativi di cocaina ed eroina dall’Olanda, sfruttando corrieri che ingerivano ovuli di stupefacente. Un sistema tanto rischioso quanto redditizio, che consentiva di far arrivare in Italia fino a tre chilogrammi di droga pura alla settimana. Una volta rivenduta al dettaglio nelle piazze di spaccio del Veneto e della Lombardia, quella quantità poteva fruttare fino a mezzo milione di euro.

Il blitz ha visto impegnati almeno 300 Carabinieri provenienti da tutta la regione. Alle operazioni hanno partecipato anche militari della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, le squadre di intervento speciale del Trentino-Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia, oltre al Battaglione di Mestre e Padova. Sul campo erano presenti unità cinofile antidroga e un elicottero, fondamentali per la perlustrazione, la ricerca e la sicurezza dall’alto.

Oltre alle misure cautelari, sono state effettuate decine di perquisizioni domiciliari non solo nel Vicentino e nel resto del Veneto, ma anche in altre regioni: alcune operazioni si sono svolte, in particolare, nelle province di Viterbo e Frosinone, a testimonianza della ramificazione della rete di contatti e appoggi logistici di cui l’organizzazione – ritenuta parte della Mafia Nigeriana – poteva contare sul territorio nazionale.

IL SEGNALE DELLE ISTITUZIONI E IL PLAUSO ALLE FORZE DELL’ORDINE

Nel servizio realizzato da Davide Calimani, con le riprese e il montaggio di Andrea Diprizio, il comandante provinciale dei Carabinieri di Vicenza, colonnello Loreto Biscardi, illustra i dettagli dell’operazione e l’importanza di questo risultato nella strategia di contrasto al traffico di stupefacenti e alle ramificazioni della Mafia Nigeriana sul territorio.

Dal fronte istituzionale arriva un forte plauso al lavoro svolto dai Carabinieri e dalla Magistratura. L’operazione viene letta come un segnale chiaro: lo Stato è presente e non abbassa la guardia di fronte alle organizzazioni criminali, come la Mafia Nigeriana, che lucrano sulla dipendenza e sulla fragilità delle persone. È anche l’occasione per ribadire il ruolo centrale della collaborazione tra Direzione Distrettuale Antimafia, Procure e Forze dell’Ordine.

Un ringraziamento particolare va dunque alla Magistratura, ai Carabinieri, alle donne e agli uomini in uniforme che ogni giorno servono lo Stato con professionalità, coraggio e disciplina, garantendo legalità e protezione al Paese. Operazioni come questa ricordano che la lotta al narcotraffico è lunga e complessa, ma che il lavoro congiunto delle Istituzioni può produrre risultati concreti, restituendo ai cittadini territori più sicuri e sottraendo risorse vitali alla criminalità organizzata.