La Germania compie un passo storico: dopo anni di dibattito politico e pressioni internazionali, il governo federale ha approvato un nuovo modello di servizio militare, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2026. Si tratta di un sistema ibrido, basato sul volontariato ma con la possibilità di introdurre l’obbligo qualora non si raggiungessero i numeri necessari per rafforzare la Bundeswehr.
Il piano coinvolgerà circa 700.000 giovani nati nel 2008 o successivamente, che riceveranno una comunicazione ufficiale. Anche le donne saranno contattate, pur senza alcun obbligo di risposta.
L’annuncio è arrivato da Jens Spahn, presidente del gruppo parlamentare Cdu/Csu, che ha definito la riforma come l’avvio di un “servizio militare moderno”:
Avremo un maggiore impegno nel servizio volontario. Vogliamo stabilire un percorso di crescita vincolante nella legge, con un obbligo di rendicontazione semestrale al Bundestag. La società deve sapere sempre a che punto siamo nella costruzione delle nostre capacità difensive.
Secondo il calendario, tra un mese la leva tornerà ufficialmente operativa, seppur in una prima fase su base volontaria: ogni volontario arruolato percepirà un compenso base di 2.600 euro lordi al mese, pari a circa 2.000 euro netti.
Il ministro della Difesa federale Boris Pistorius ha sottolineato che l’Europa guarda alla Germania non solo per risorse economiche e materiali, ma anche per quanto riguarda il contributo umano.
Su indicazione dei vertici militari è stato definito un percorso di crescita con obiettivi precisi, inserito direttamente nella legge e monitorato dal Ministero della Difesa tramite una relazione semestrale al Bundestag. Il traguardo fissato si basa sugli impegni assunti in ambito NATO e prevede una forza complessiva di circa 260.000 soldati in servizio attivo (con un intervallo obiettivo tra 255.000 e 270.000 unità) e circa 200.000 riservisti.
Sarà fondamentale quindi aumentare il personale delle forze armate, visto che oggi la la Bundeswehr conta 182.000 militari in servizio attivo e circa 49.000 riservisti.
Ma cosa accadrà se i volontari non saranno sufficienti?
Se i numeri non saranno raggiunti, si passerà alla forma obbligatoria del servizio militare. Non sarà usato il sorteggio, se non come ultima risorsa.
Pistorius ha spiegato che, prima di reclutare nuovi coscritti obbligatori, verranno applicati criteri di esclusione rigorosi, ad esempio:
Solo dopo aver esaurito tutti questi criteri si potrà ricorrere a una selezione casuale, considerata “l’ultima opzione”.
Gli elementi cardine della riforma erano già noti:
Il Ministero della Difesa prevede che le prime effettive reclute potranno essere arruolate da luglio 2027.
I nati nel 2008 saranno i primi interessati.
Uno dei pilastri del nuovo sistema è il questionario online che tutti gli uomini dovranno compilare a partire dal 2026, includendo informazioni su:
Le donne e le persone non binarie potranno invece partecipare solo volontariamente alla compilazione.
Il questionario servirà a stilare una prima valutazione dei candidati e verificare chi potrebbe essere idoneo per il servizio armato o civile.
La Cdu/Csu ha ottenuto la definizione di un percorso vincolante di crescita del personale militare fino al 2035, basato sugli impegni presi con la NATO.
Se questi obiettivi non saranno rispettati, la legge permette il ritorno graduale della leva obbligatoria.
Il principio resta comunque quello della volontarietà, particolarmente sostenuto dalla Spd. Ma, se tale approccio non dovesse essere sufficiente, il nuovo modello prevede la possibilità di richiamare i candidati in maniera casuale.
La prima generazione a dover partecipare alla visita obbligatoria — qualora fosse necessario — sarà quella dei nati dal 2008 in poi.
La riforma della leva segna un cambiamento profondo nella politica di difesa tedesca. In un contesto internazionale complesso, Berlino mira a rafforzare la Bundeswehr, aumentando il personale e garantendo una maggiore capacità di risposta militare.
Il modello ibrido, volontario ma con possibilità di obbligo, rappresenta una soluzione di compromesso tra le esigenze della sicurezza nazionale e la tradizione tedesca di tutela delle libertà individuali.
Il 2026 sarà l’anno decisivo: la Germania tornerà ufficialmente a parlare di servizio militare, e centinaia di migliaia di giovani saranno chiamati a partecipare a questo nuovo corso.

Germania, è legge il ritorno alla leva obbligatoria. Escluse donne e persone non binarie. Ecco come funziona






