17 novembre 1860: nasce la Marina Militare

CONDORALEXCONDORALEXMarina2 settimane fa130 Visualizzazioni

Il Potere Marittimo di una nazione include, oltre alla flotta propriamente detta: le basi navali, con le loro capacità di supporto tecniche e logistiche; i porti e il naviglio mercantile, a sostegno del commercio marittimo; un’industria avanzata, che si esplica nei cantieri navali e nelle maestranze qualificate; il tutto affiancato dalla diplomazia, da adeguati servizi informativi, da un’economia di mercato. In ultima istanza a difesa del Paese, a sostegno dei suoi interessi nazionali, e a tutela della sicurezza sul mare, è necessaria una Marina Militare. Non potrebbe essere diverso per l’Italia: a dispetto della nascita relativamente recente dello stato unitario quella italiana è, senza alcun dubbio, una delle più antiche nazioni del mondo.

La Marina Militare dello stato unitario viene formalmente istituita, esattamente con questa specifica denominazione, con Regio Decreto del 17 novembre 1860. Nella nuova Marina si fondono, senza distinzioni, quelle dei precedenti Stati italiani: le Marine sabauda (da poco unitasi a quella toscana), siciliana, napoletana e in parte pontificia, già impegnate negli anni precedenti durante le guerre per l’indipendenza nazionale. Un attento studio delle parole utilizzate dal Capo del Governo e Ministro della Marina, Camillo Benso conte di Cavour, permette di cogliere la grandezza e la profondità di pensiero del personaggio.

La nuova Marina è definita Militare, prima di divenire Regia, perché l’Italia non ha ancora un unico sovrano né un’unica costituzione. Ad eccezione di quelle piemontesi, le Forze navali italiane sono pertanto legittimate dalla comune fedeltà alla bandiera tricolore innalzata sui bastimenti. Quelle che vanno a costituire la nuova Forza Armata unitaria sono inoltre definite le Marine delle Antiche Province: e le “Antiche Province” citate nel Decreto non sono i precedenti Stati preunitari, ma evocano a buon diritto un’Italia molto più antica, quella che aveva trovato la sua prima unità sotto l’Impero romano: una nazione che con l’Unità recupera finalmente la sua sede naturale, dopo mille e cinquecento anni.

Radici Medievali e l’Ammiragliato

Cavour, nel completare la sua mirabile visione, stabilisce oltretutto la valenza, fino a nuovo ordine, di leggi, regolamenti e pregresse anzianità in vigore nelle Marine preunitarie. È quindi sancito un principio importantissimo: la diretta continuità istituzionale della Marina Militare con le precedenti Forze armate dalle quali trae origine.

L’anzianità della “nuova” Marina, sulla base del Decreto istitutivo, può essere fatta quindi risalire, senza difficoltà, almeno al Medioevo: la stessa ha infatti come precedenti oltre alle equivalenti organizzazioni militari delle Repubbliche marinare (Amalfi, Pisa, Genova, Venezia) soprattutto la Marina militare di Federico II imperatore e re di Sicilia, fondata nel 1231. Le celebri Costituzioni di Melfi emanate da Federico rappresentano infatti, in maniera organica e per la prima volta in Occidente, delle norme di rango costituzionale di organizzazione di uno Stato non più di matrice feudale: in tale occasione lo Stupor Mundi descrive con grande cura le competenze e i poteri dell’Ammiragliato, uno dei sette poteri costitutivi sui quali era articolato il Regno.

17 novembre 1860: nasce la Marina Militare
17 novembre 1860: nasce la Marina Militare

Il titolo di Ammiraglio, nelle Costituzioni di Federico II, è titolare di tutte le competenze militari, industriali, commerciali, politiche e diplomatiche di quello che, nei termini attuali, è definito Potere Marittimo. E anche Federico, come Cavour, nei suoi decreti si richiama a più antiche radici: uno dei suoi Ammiragli, in seguito ad una vittoriosa impresa, riceve lo stendardo imperiale insignito addirittura del titolo di “Ammiraglio dell’Impero romano“. Tale organizzazione, in ogni caso, risaliva certamente e senza soluzione di continuità, non solo ai re Normanni, ma anche alle Marine italiane dell’Alto medioevo. Le quali all’epoca non si sarebbero sicuramente definite “italiane” ma, molto più probabilmente….romane!

Il Completamento dell’Unità e il Potenziamento

Scomparse da tempo le realtà marinare più antiche, all’epoca degli Stati nazionali d’Età contemporanea, il processo di accorpamento di tutte le Marine preunitarie viene formalmente dichiarato concluso il 1° gennaio 1861, come sancito con Regio Decreto del successivo 10 gennaio, che dichiara cessate le precedenti organizzazioni. Seguirà quindi l’assunzione formale da parte della Marina del Regno d’Italia del titolo di “Regia“, conseguente alla proclamazione di poco successiva dell’Unità nazionale.

Con la nascita della Regia Marina, l’Italia comincia a perseguire la creazione di un adeguato quanto vitale Potere Marittimo nazionale. Superati i primi, più duri anni e la Terza guerra d’indipendenza, la nuova Forza Armata acquisisce un proprio significativo prestigio, grazie anche all’azione di grandi personalità, quali gli ammiragli Augusto Riboty e Simone Pacoret de Saint Bon.

Figura di primissimo piano dell’epoca, gloria nazionale e internazionale nel campo dell’ingegneria, il Generale del Genio Navale, e Ministro della Marina, Benedetto Brin: insigne progettista e organizzatore, in primo piano nella creazione di un’industria pesante nazionale, favorisce in ogni modo le misure che riescono ad affrancare la nazione dall’industria straniera, varando un poderoso programma navale, rivoluzionario sia a livello concettuale sia tecnologico, inteso a formare uno strumento potente e bilanciato. In poco più di un ventennio il fervore di rinnovamento e potenziamento della linea navale e delle infrastrutture faranno sì che, nel 1895, ad un quarto di secolo dalla sua rinascita come Forza armata unitaria, la Marina d’Italia arrivi ad occupare il rango di terzo posto fra le potenze marittime mondiali.

17 novembre 1860: nasce la Marina Militare

Fonte: https://www.marina.difesa.it/media-cultura/Notiziario-online/Pagine/20151116_nascita_mm.aspx

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Al secolo Alessandro Generotti, C.le magg. Paracadutista in congedo. Brevetto Paracadutista Militare nº 192806. 186º RGT Par. Folgore/5º BTG. Par. El Alamein/XIII Cp. Par. Condor. Fondatore e amministratore del sito web BRIGATAFOLGORE.NET e DIFESANEWS.COM. Blogger e informatico di professione

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